GIANCARLO TAMAGNI

Giancarlo Tamagni è nato a Locarno (Svizzera) nel 1940. Dopo gli studi a l’Ecole des Beaux Arts de Lausanne, rientra a Lugano nel 1962 dove ha lavorato nel suo atelier in via Nassa 54. Dal 1994 ha lavorato anche in Belgio nel suo atelier di Sint-Denijs. Dal 2004 al 2019 é stato responsabile del Progetto ArteperArte del Comune di Giubiasco. Ha vissuto e lavorato a Pianezzo.

È attraverso la pittura che esprime, con l’ambizione di raggiungere, oltre la semplice perfezione plastica, ben più in alto e più lontano, i movimenti dell’anima, raramente afferrabili. L’uomo, più che mai, si ritrova molto inquieto del suo destino e della condizione in cui si trova il mondo; le dimensioni si estendono man mano che si crede di espugnarle e tali conquiste non fanno altro che evidenziare l’incertezza e l’illusoria presunzione di dominio. Ed è proprio sull’ambizione di collocare l’uomo nel suo universo, che Tamagni si concentra, progettando le sue tele dense di bagliori fortemente frenati, delicatamente e prudentemente colorate, ma costruite con forza. In questi contrasti, appena abbozzati, la grandiosità del ritmo coordinato dalle differenti masse riesce a produrre la sua forte struttura, le sue evidenziazioni anche a quelle manifestazioni sfumate, appena accennate. Tecnicamente, l’artista si rammenta del potere espressivo delle forme colorate e delle virtù insite nella composizione centrata e contenuta in un determinato spazio. Anche se, tutto ciò si riconduce alla percezione di una realtà in cui personaggi e ambiente, solennemente integrati tra loro, divengono un tutt’uno. Ed è qui che l’atmosfera, fondamentalmente spirituale, domina i suoi quadri e fa trasparire una grande raffinatezza nel suo fervore, sempre associata a scioltezza ed agilità di stile.

Georges PEILLEX

C’est un peintre qu’il s’exprime, mais avec l’ambition de toucher à la fois plus loin et plus haut que la seule perfection plastique, les mouvements difficilement saisissables de l’âme. L’homme n’a jamais été autant que maintenant préoccupé par son destin et sa situation dans un monde dont les dimensions s’accrois¬sent au fur et à mesure qu’il croit le conquérir, ces conquêtes ne faisant que souligner l’incertitude d’une illusoire domination. Et c’est à situer cet homme dans son univers que Tamagni s’attache en élaborant ces toiles aux éclairages fortement contrastés, sobrement colorées mais construites en force, dans lesquelles l’ampleur des rythmes ménagés par l’imbrication des masses donne une ferme structure à des notations beaucoup plus nuancées. Techniquement, il se souvient du pouvoir expressif des formes colorées et des vertus d’une cornposition basée sur une certaine mesure de l’espace, mais cette dernière n’est qu’un moyen pour nous amener à la perception d’une réalité où les personnages et le milieu ambiant, absolument intégrés, ‘ne font qu’un. Et c’est alors une atmosphère toute spirituelle qui domine dans ces tableaux qui trahissent un grand raffinement d’inspiration et une très belle souplesse de style.

Georges PEILLEX